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mercoledì 7 novembre 2007

Finland Family Tour: "Chi può faccia nel massimo pluralismo"

Lapponia senza neve. Scherzo del destino?
Cercando paesaggi innevati e aurore boreali ci siamo spinti al di là del circolo polare artico, ma nulla. Solo un po' di brina ghiacciata nel villaggio di Babbo Natale, e c'è chi è rimasto pure col dubbio che fosse anche quella artificiale...
Era autentico solo il clima, -5° che dava una autonomia di circa 5 minuti nel passaggio tra uno shop e l'altro, prima di sentire improvvisamente il bisogno di entrare a curiosare tra l'orgia di renne e alci di peluches e babbi natale di ogni dimensione. Senza dimenticare le scatolette di carne di alce in scatola da gustare rigorosamente con cucchiaini corno di renna seduti su tappeti di orso... Tutti prodotti molto caratteristici, un concentrato di lapponia all'altezza del circolo polare, proprio sul ciglio dell'autostrada. E noi come bambini innocenti, persi tra la miriade di negozi di souvenirs cercavamo la casa di Babbo Natale con la b e la n maiuscola: abbiamo fatto in tempo solo a vederlo scomparire in mezzo alla foresta cercando di non essere visto... così Babbo stacca dal lavoro. Fortunatamente non ha imboccato l'autostrada in macchina, così posso pensare che dietro il post office ci fosse la slitta con le renne pronta a prendere il volo. Renne pronte a prendere il volo (da questo mondo) ne abbiamo viste però: un intero branco di renne suicide attraversare la strada.
Ma potrebbe sorgere spontanea la domanda: "Come mai Lapland? Si era detto Helsinki..." Eppure all'alba della partenza le sorti del viaggio si sono rovesciate. Si è indetta la prima grande votazione e i viaggiatori chiamati alle urne hanno espresso il loro parere. La maggioranza, dopo vari rovesciamenti di potere ha scelto il nord, a discapito della freddolosità e della paura delle strade innevate di qualche povero onesto viaggiatore votante...
Jyvaskyla-Oulu, Oulu-Kemi, Kemi-Rovaniemi ed è arrivato il momento della seconda grande decisione. Che fare? Dove andare? Ed ecco la seconda votazione... Helsinki-Lapland 1 a 1 più 2 astenuti e 2 "andiamo a sud cheèmmeglio". Dunque dopo lo spoglio delle schede Helsinki risulta vincitrice. Solo a causa di una certa astensione di cui non si è capito bene il motivo. Quale occasione è migliore del fatto di avere 800 km per chiarire ciò?
Breve sosta a Kuopio: notte nella stazione-bar-selfservice-hotel e si riparte alla volta della fredda capitale affacciata sul Baltico.
Helsinki ci accoglie con la marmorea visione dell'imponente e fredda cattedrale, con un vento altrettando gelido e un parcheggio non molto cheap.
Il traffico delle grandi città, le vetrine, le folle alle fermate degli autobus, il ritmo accellerato dei passi... dov'è la calma e il silenzio della foresta? Qualche bancarella esposta ai 4 venti costituisce il mercato della città, a due passi dal mare. Guanti, sciarpe e copricapi di pelo dal retrogusto russo. I commercianti insensibili al freddo pungente forse si tramandano questo mestiere da generazioni. Ritroviamo il calore nel mercato coperto dove anche qualcuno senza sangue finlandese nella vene ha la possibilità di commerciare prodotti venuti da lontano. Con un italiano qua da decenni parliamo dell'indipendenza della finlandia e dell'immigrazione. Ci dice che dopo aver vissuto qui, a Milano sente il freddo dentro. Ogni giorno cucina e vende l'Italia nel cuore di Helsinki. Noi che l'Italia la conosciamo piuttosto bene mangiamo aringhe, salmone, gamberetti baltici e dolci di pasticceria accampandoci in un angolo del mercato, rispondendo con sguardi innocenti alle occhiate stranite dei passanti.
Non ci perdiamo Suomenlinna, isoletta apparentemente addormentata. Abitanti-fantasma barricati in casa e muri delle caserme in disuso incrostati di vernice rossa sbiadita. Costruita dagli svedesi contro la minaccia russa avrebbe dovuto difendere Helsinki. "Crollò quasi senza combattere difronte l'esercito russo" dice la mia fedele guida Routard. Fu occupata dei russi che fecero di Helsinki la nuova capitale della Finlandia. Non contaminata dalla frenesia cittadina è d'esate la meta di gite per i finlandesi, ma i turisti come noi d'autunno non possono far altro che dare un'occhiata in giro tra un turno e l'altro del traghetto dopo essersi chiesti come si vive lì, a venti minuti dal centro di Helsinki eppure fuori dal mondo. Torniamo a Tampere dove saluto tutti dopo aver avuto l'ennesimo contatto con la rigidità delle regole finlandesi nella biglietteria della stazione. Prendo il treno e torno a casa.

Al mio ritorno Jyv si è vestita di bianco. Scherzo del destino!
Da tanto aspettavo di vedere scendere lenti i primi fiocchi di neve per rimanere incantata guardando come tutto lentamente diventa candido. Oppure di svegliarmi una mattina e correre fuori a fare a palle di neve, come quando così raramente succedeva a Rimini e il mondo si fermava.

TEOREMA DELLA ZIA PATTY: Se uno vince la prima votazione poi alla seconda non può che astenersi, se è sicuro di vincere nuovamente.

3 commenti:

Alice ha detto...

Ciao Mary!!!!!!!!
Che tragedia rituffarsi nel traffico bolognese copo una settimana tra i laghi e i boschi finlandesi....e poi non c'è nessuno che mi capisce se dico "moimoi"!
A proposito per non dimenticare come si fa a contare ogni tanto ripeto tra me e me(come una pazza!)la nostra filastrocca:ucsi,cacsi,kolme,nelia visi,kusi,setseman,kahadecsa,udecsa,kummenen(perdonami ma non so come si scrivono quindi ho scritto come si pronunciano)
Il viaggio di ritorno è andato bene,tuo babbo ha fatto poche storie...Sono arrivata a Bologna alle 2 di notte e il mattino seguente alle 8 ero già in reparto che dormivo in piedi!!!
Ho letto il tuo resoconto del viaggio:il nostro motto "chi può faccia nel massimo pluralismo" era il titolo più azzeccato per la nostra avventura finnica(anzi finlandese dato che,come mi hai insegnato,l'avventura non parla!!!!)
E' bellisiima la parte in cui descrivi le votazioni e il teorema della Patty....
Un abbraccio!
Ali
P.S.La zia Patty dice che:"nonostante gli 800 km di discussioni non hai ancora capito il motivo dell'astensione.Un insostenibile senso di colpa mi attanagliava per avervi costretto a sopportare il freddo glaciale della LappiLappi.Adesso hai capito???!!!"Pitta

Alice ha detto...

Zio Rico aggiunge:"se uno non ha capito, si ripete, anche fino a 3 volte, ma se hai capito, allora basta!" Comunque siano andate le votazioni, l'importante è che abbiamo accontentato tutti. La colpa dei cambi di strategia è di questa pazza meteorologia che a causa del buco nell'0zono, stravolge le stagioni. Tu pianifichi un viaggio in considerazione delle condizioni climatiche che normalmente pensi di trovare in un luogo, ma poi se al posto della neve e ghiaccio, trovi pioggia e temperature miti, è normale che tu possa cambiare i piani.Noi siamo stati molto fortunati, ad ogni cambio di programma, ci siamo trovati bene. In sintesi: chi ha votato a favore, chi ha votato contro, chi si è astenuto, c'ha azzeccato" Riccardo

Marina Vallongo ha detto...

Zia Patty avevo capito benissimo, ma come potevo trovare un argomento per martellarvi per 800 km se non ironizzavo su questo? Il viaggio é stato davvero stupendo, adoro i cambiamenti improvvisi di programma, sono felice di aver visto sia Helsinki che la LappiLappi come la chiami tu hihihi. Ci ritorneró (sia a sud che a nord... o forse anche un po´ a ovest e a est che se no si offendono...) In lapponia era freddo, ma se chiamiamo -5 freddo glaciale quando ci sará -36 cosa diremo?
In febbraio se mi mandate su l´Alice la porto a vedere l´Aurora Boreale, che ora con i guanti da eschimese comprati da Babbo Natale non ha piú paura di nessuno!!!

Ali continua a contare in finlandese, puó sempre tornarti utile nella vita, soprattutto a Bologna :D

Rico, se passi di qua uno strappo per capo nord non lo neghi alla tua nipote vero?