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martedì 25 marzo 2008

Direzione nord-est

Ho assaggiato la "lakka", mora gialla dal sapore non comparabile con nulla di ciò che avevo mai assaggiato prima. Non mi fa impazzire, se devo essere sincera.
Ho scoperto che la colazione finlandese è meglio. Più adatta al clima, sopratutto perchè ultimamente non è poi così caldo. Sempre in bici, sempre neve e ghiaccio, ma a volte la temperatura scende sui -6° di giorno, e la differenza si sente.
Non si può fischiettare o sorridere andando in bici. Solo pedalare, e sperare di arrivare presto, prima che ti si congelino pure i pensieri...

Pasqua atipica. Niente uova di cioccolato e pranzo in famiglia. Skype annulla le distanze, ma ancora non è possibile spaccarsi le uova di cioccolato in fronte, tra l'Irlanda e la Finlandia... (vecchia tradizione di famiglia).
Flop della webcam, proprio quando tutta la famiglia riunita aspettava di vedere la rifugiata all'estero. Eppure, ironia della sorte, qualche ora prima aveva funzionato, solo per darmi la possibilità di vedere l'ennesimo riuscitissimo esperimento di mia mamma, la cassata siciliana (sig, sob, anche io voglio assaggiarlaaaaa). Ma da qua mi chiedo: "che ci azzecca" la cassata? Più che altro sento la mancanza dei sapori della romagna. Cose introvabili e rarissime come la piada. Ma ci si ingegna. Dopo la giornata di Pasqua, passata a cercare e cantare canzoni della mia infanzia ecco che, il giorno dopo mi viene l'illuminazione. Finisco l'ultimo essay per il corso su Skype (era ora), mi lancio alla ricerca dei sapori perduti. Acqua calda e farina, bicarbonato non ce l'ho. Chiudo un occhio e lo sostituisco con il burro. Risultato? Piadina finnico-romagnola. Finlandese solo nel condimento: salmone e formaggio invece che il costosissimo e quasi introvabile proscitto crudo.
Felice ma non ancora soddisfatta, nello stesso giorno mi lancio nell'esperimento pasta. Stufa di sentirla chiamare "macaroni", per la prima volta senza l'occhio esperto della nonna ho tentato di fare la sfoglia. Senza un vero mattarello non è semplice. Risultato: qualche irregolare farfalla, tagliatelle e strozzapreti. Giusto un esperimento, ma tanta soddisfazione, per una principiante come me.
"Cosa farai al freddo e al buio tanti mesi? Leggerai e cucinerai." Questo era il pronostico pre-partenza. In parte avverato.

Ieri sera invece Elina ha speso un pomeriggio della sua vita per prepararci una cena finlandese.
Renna, puré e pane nero. Pulla per dessert.
Ho ricominciato a studiare finlandese... per un po´ di tempo mi ero chiesta... "ma chi me lo fa fare?" Ora per qualche motivo ho ritrovato una ragione per studiarlo seriamente! Si chiama Petri...
Per qualche giorno mi sposteró a nord-est. Lieksa.

Giuseppe e Stefano da Bologna, carissimi e affezionati lettori del lunedí sera, sto bene, anche senza agnello pasquale o vino. Sono sempre molto felice di leggere i vostri lunghi e appassionati commenti! Alla prossima.

Foto 1: Sconosciuto passante immortalato dalla finestra della camera.
Foto 2, 3, 4: Esperimenti culinari pasquali.
Foto 5: Giovanni a sinistra, Perti a destra.
Foto 6: Cena finlandese nell'appartamento 402...

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