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mercoledì 27 febbraio 2008

Freelance reflection

Sempre così, mai che una volta riesca a progammare il mio studio. Tutto scivola all'ultimo momento. Serrata in casa da due giorni, a cercare di collezionare idee e farle diventare righe "Times New Roman", font 12, interlinea 1.5.
Ho raggiunto il traguardo "Due pagine, ma tre, se volete il voto più alto". Due e mezzo e non ci si pensa più.
Ora sono inchiodata alla seconda pagina delle "Tre pagine, ma cinque, se volete il voto ancora più alto". Le tentazioni di fare un collage, tagliando e incollado pezzi di vecchi essay del primo semestre, opportunamente adeguati sono mooolto forti... mi devo auto-citare?
Facile distrarsi. Couchsurfing o mondo parallelo Facebook, che sia.
Perdo tempo di giorno, con la musica o skype o... , comincio a studiare la sera. Scrivo tutta la notte. Sarà, che anche dopo anni, ancora non mi sono liberata dei ritmi del liceo?
Parlo con Piia soprattutto, se entra e esce di casa.
Cucino riso, in mille modi diversi e bevo litri di thè. Mi viene quasi voglia di pulire casa o fare le lavatrici piuttosto di riprendere tra le mani gli appunti del corso. Tutti finlandesi, tutti degree students in quel cacchio di corso. Era aperto agli studenti stranieri, vorrei pure vedere, è in inglese, santo cielo! Inutile che il prof si stupisca, e si chieda se il mio cognome ha origini finlandesi. Certo che no. Mi ha chiamata pure Màrina :D
No, non sono finlandese, io l'università la pago 795 sonanti eurini. La seconda rata, naturalmente. Gli studenti finlandesi hanno università pressochè gratis e quasi tutto l'affitto pagato dai 18 anni in poi, se vanno a vivere da soli.

Tornerò alla vita tra qualche giorno. In tempo per lo stammtisch...

Che faccio a Pasqua? Quando torno a casa? Prima o poi dovrò organizzarmi... magari poi.

Per ora la mia mente è nel profondo oriente, immersa nella contemplazione di...


Un viaggio in tandem in Tibet, o in Nuova Zelanda, ecco cosa ci vuole...

Il prof scrive: "The second part is your freelance reflection about the course theme"Islamic Aesthetics". Che poi non si venga a lamentare se la mia "reflection" è troppo "freelance"...

Sono finita con un sorriso e un luccio in mano in un blog di pesca. Chissà se approverebbe, la Marina alter-ego rigorosamente vegetariana per 3 anni...

martedì 26 febbraio 2008

Autoironia...




Kiitos paljon Elina per averci spedito questo link. Questo video mi fa morire...

(S)contatti skype

Modi per avvicinarsi. Skype sembra avere le risposte.
Chi non ha skype o msn, è tagliato fuori? O forse io stessa mi sono tagliata fuori, mettendo in pericolo i rapporti... Ho cercato in qualche modo di informatizzare più persone possibili, prima di partire. Così mi trovo davanti al portatile, a raccogliere con allegria sorrisi veri, ed espressioni, gesti. Non solo :-D , oppure :O ...


Mi ritrovo davanti a Giulia a parlare del perchè da lei a Madrid il salmone costa meno che qui e del perchè io sono in canottiera e lei in maniche lunghe. Così felice di vederla! e non solo scriverle. "Da te che ore sono? qui è già notte..."
Splende il sole, nell'appartamento spagnolo. Ricordo i primi mesi qui, con mille persone da conoscere, tutto ancora da scoprire. Mi sembra di rivedermi nel suo scoppiettante e allegro entusiasmo.
"Ti verrò a trovare", mi fa sciogliere!

Poi mi viene in mente che c'è chi non sento mai. Tipo Matteo, stupidisssimo Matteu che non ha neppure msn. Oppure Vinci, di cui non ho più saputo nulla.
Ho voglia di scrivere, di scambiare anche solo un banale "come va", con loro. E di ascoltare, quelli con cui scrivo. E vedere, quelli con cui parlo.
Come se non mi bastasse mai.

Poi ingenuamente scopro con un ultimo aggeggio informatico appiccicato nel blog, che la maggior parte dei lettori sono casuali, naufraghi di google, che buttano un occhio, e se ne vanno, senza lasciar traccia, magari perchè non capiscono l'italiano, o non interessati. Mi preoccupa forse di più che si fermino a leggere, scartabellando in mesi di vita. Non privata dato che on-line. Ma sempre vita è. Identità virtuale passiva, tecnicamente.

..."Prima dell'avvento di internet ogni scemo stava nel suo villaggio"

Ma questo è argomento del prossimo esame. Ora Mary almeno per un paio di giorni, concentrati sull'Estetica Islamica. O almeno provaci.

Un saluto a chi passa per caso.
Un saluto a chi viene per qualche motivo, a leggere tra le righe.

Studio il finlandese e il tedesco (a tratti), per quale motivo? Non so neanche la lingua della mia terra, il mio dialetto. Se c'è una cosa che non passa, anche parlando lingue straniere è questa S, marchio di fabbrica, di chi è cresciuto a "pida se parsot"...

venerdì 22 febbraio 2008

Remember by heart?

Giri di burocrazia per ottenere l'ambita paga del lavoro di "doppiaggio". In uno dei moduli da compilare ho dovuto scegliere la "lingua delle pratiche burocratiche": finlandese naturalmente. Scelta obbligata dato che la seconda e ultima opzione è lo svedese.
In questo paese dalle due lingue ufficiali, i segni della dominazione svedese sono ancora presenti. Nei cartelli stradali bilingui e nelle facce indispettite di qualche studente che non approva il fatto di dover imparare per forza una seconda lingua.

Alla fine ho ottenuto il codice di sicurezza finlandese. La tipa dell'ufficio di polizia mi ha detto che sarebbe importante impararlo a memoria ("remember it by heart") e mi ha assicurato che questo numero sarà mio per sempre e nessun altro in finlandia avrà lo stesso.
Ho tralasciato il fatto che quasi non ricordo a memoria neppure il mio nome, farle notare ciò avrebbe sminuito il momento in cui mi faceva entrare ufficialmente tra le file di chi vive, studia o lavora qui.

La burocrazia è incredibile, la tipa dell'ufficio mi aveva assicurato che ci sarebbe voluta una settimana o due per avere il codice, e invece la mattina dopo ecco che arriva direttamente tra le mie mani. Meno di 24 ore per mettersi in regola, non ci posso credere! Ok, ora non mi rimane altro che trovare un lavoro...
Un lavoro senza contatti con gli esseri umani, naturalmente, dato che non posso parlare finlandese. Problema non da poco.

Ieri compleanno di Martin. Ventitre. Più o meno come le lingue che riesce a capire :D
Tante facce nuove alla sua festa. Due amiche di Nora e tre suoi amici si sono aggiunti momentaneamente al gruppo dei soliti irriducibili. Solita confusione, nel solito appartamento!

Visita al museo poi serata a casa. Gli essay attendono, le scadenze incombono: è ora di darsi una mossa. Senza la mia compagna di appartamento americana il mio inglese scritto, ancora più traballante di quello orale, un po' mi spaventa...
Forse dovrei riprendere in mano certe maledette pagine di grammatica.
Forse.

Dagli ultimi studi fatti, pare che l'Universo sia finito. Ciò mi consola perchè non ricordo mai dove ho messo le mie cose!
Woody Allen

mercoledì 20 febbraio 2008

Really out of mind...

Tornata.
La mia carta di credito invece non è tornata, è stata inghiottita da un bancomat affamato in una traversa di Grafton street, a Dublino. Sarà cullata dalla musica degli artisti di strada, in compagnia delle sue colleghe, colpevoli solo di avere padroni con tanto bisogno di qualche barile di fosforo.

Mi sono rituffata nell'Irlanda selvaggia dei pascoli sconfinati e dei cigni, riscoprendo quanto sia più vera l'esistenza di chi si riscalda al camino e si sporca gli stivali di fango. Ho ritrovato il silenzio e la pace nel lasciarsi trascinare in barca dalla corrente pacida del river Suck, nella nebbia delle mattine irlandesi. L'acqua calda in bagno e il riscaldamento in casa, sono cose a cui non si da nessun peso, finchè le si ha... Nella sala dalla carta da parati orrenda, Ste ci ha dato lezioni di vita:


Qualche malcapitato luccio ha abboccato, ai nostri lanci inesperti e pigramente si è fatto trascinare in barca, giusto il tempo di diventare il protagonista di qualche foto che ci ritrae con sorrisi da bambini soddisfatti.
Un autobus sudicio ci ha portato a vedere l'oceano, a Galway. Solo ora mi accorgo che l'abbiamo chiamato "mare". Orde di
ragazzi in città giravano in pantaloni corti, semi mascherati, per un motivo a noi ignoto.

Dublino girata senza cartina, svoltando nelle vie capaci di catturare la nostra attenzione. PorterHouse, come ci era stato indicato. Poi Temple Bar, seduti in vetrina, con la notte che calava su Dublino, ad osservare i passanti indaffarati, sorseggiando "acqua dello Shannon". Ma non si conosce la vera essenza di una città senza mescolarsi tra gli abitanti, gironzolando per le vie secondarie e entrando in qualche posto dove per mantenere il decoro dalle minacce etiliche, i cartelli proibiscono di cantare...
Sveglia all'alba: un saluto assonnato a Dublino e alla bronzea impassibilità di Joyce.

Per movimentare il viaggio ogni tanto combinavo qualcosa di sbadatamente stupido, ringrazio Ste e Giò di non avermelo fatto pesare :)

Non fidarti mai del ghiaccio, dei freni della bici, della sveglia del cellulare, ma soprattutto non fidarti di te Mary...


"Un sorso di birra per le verdi brughiere e un altro ai mocciosi coperti di fango,
e un brindisi anche agli gnomi a alle fate, ai folletti che corrono sulle tue strade.


Hai i fianchi robusti di una vecchia signora e i modi un po' rudi della gente di mare,
ti trascini tra fango, sudore e risate e la puzza di alcool nelle notti d'estate.
Un vecchio compagno ti segue paziente, il mare si sdraia fedele ai tuoi piedi,
ti culla leggero nelle sere d'inverno, ti riporta le voci degli amanti di ieri.

Hai occhi di ghiaccio ed un cuore di terra, hai il passo pesante di un vecchio ubriacone,
ti chiudi a sognare nelle notti d'inverno e ti copri di rosso e fiorisci d'estate.
I tuoi esuli parlano lingue straniere, si addormentano soli sognando i tuoi cieli,
si ritrovano persi in paesi lontani a cantare una terra di profughi e santi. "

PS: Qualche altra foto? Cliccare qui...

giovedì 14 febbraio 2008

Out of mind

Qualche sera fa ho sorseggiato thè con Giacky, parlando del più e del meno, come se non ci fossero mille e cinquecento chilometri di distanza. Skype con l'aiuto di webcam e microfoni vari, può fare anche questo!

Sfrecciando da una parte all'altra della città, mi sono imbattuta in una fredda e triste versione di carnavale, a bordo di camion spogli e fuori luogo. Caramelle lanciate come proiettili a passanti indifferenti, come la neve e il vento che ogni tanto fa notare il suo passaggio.

Per un paio di ore ho avuto l'occasione di testare quanto è divertente fare la doppiatrice... i dialoghi erano molto semplici, anche se qualche volta non si riusciva a non scoppiare a ridere, dovendo parlare di cinghiali o fingendo di essere il messaggio registrato di una segreteria telefonica. Lavoro concluso. D'ora in poi qualche sventurato studente di italiano ai primi passi, si imbatterà, durante l'esame di lingua, nelle nostre voci.


Me ne vado per qualche giorno da Ste.
Qui si dice che questo fine settimana ci saranno temperature glaciali, i temuti e tanto attesi -30 che forse doneranno la possibilità di avere la pista di pattinaggio sul lago. Non è una cosa eccezionale, dovrebbe essere ordinaria amministrazione in febbraio. Invece la media delle temperature è molto alta, causa riscaldamento globale...

Dimentico tutto ovunque. Fortunatamente sono in Finlandia e continuo a ritrovare tutte le cose che semino ad ogni passaggio.
I'm out of mind...

La prova di cambio Layout si è conclusa per ora... non era il modello giusto, non mi convinceva molto in effetti. Troppo grigio e spento. Magari in futuro proverò a sperimentarne un altro, per ora mi tengo l'originale.

PS: Qui S. Valentino è la festa dell'amicizia!

lunedì 11 febbraio 2008

Mä olen europalainen, mä olen italialainen...

Nora se n'è andata ieri, piena di bagagli e con un po' di malinconia. Dall'alto dei suoi 3,7 cm di altezza circa la new entry può dirsi fortunato/a a non avere ancora l'udito, sono sicura che non avrebbe apprezzato il tipo di musica del Kharma, la sera prima del congedo dalla Finlandia.
Nora è quella di sempre e ha già controllato i prezzi dei voli per tornare a trovarci, ad aprile...

Cambiando argomento: questo film è dedicato a quelli che credono che gli italiani si comportino come gli altri europei.

Perchè è bene riconoscere i propri limiti e saper sdrammatizzare..

L'Europa e L'Italia
di Bruno Bozzetto



PS: Compilata, sottoscritta, fatta approvare, scannerizzata e inviata la prima modifica del Learning Agreement (documento per il riconoscimento degli esami).
Da Bo mi arrivano buone notizie:

"Se inserisce nel suo Learning Agreement, o in una successiva modifica, l'esame a
scelta tra
quelli dell'Ateneo previsto per il terzo anno, trova un corrispondente
italiano, lo sostiene all'estero, e il suo docente proponente glielo
approva, fa una capriola su se stessa e batte le mani tre volte in equilibrio su un piede solo,
questo verrà senz'altro riconosciuto.
La saluto cordialmente e rimango a disposizione per qualsiasi
chiarimento."

Viva chi diceva che dovrebbe essere obbligatorio un anno di studio all'esterno... chissà, magari tutto diventerebbe più facile!

venerdì 8 febbraio 2008

Sensazioni, non banale bellezza.

Giulia è approdata in quel di Madrid, ci sentiamo quasi più spesso ora rispetto a quando abitava alla distanza di un quarto di macchina da casa mia! Tutto grazie alla connessione internet che gratias a Dios non è come quella di casa sua tra i colli...

Anche oggi sono stata trascinata a nuotare.
Ora che so come si passa dagli spogliatoi alle vasche, tutto è più semplice: le scritte in finlandese sulle porte, non mi erano di grande aiuto, i sottotitoli in russo mi sconfortavano ancor di più.
Niente cuffie in questa piscina, il sogno di una vita! E' sempre stata un incubo, il perchè è noto...

Ho discusso di fotografia per due ore e mezzo davanti al solito caffè finlandese.
Per Kimmo un bicchiere di vino bianco, che sicuramente si accompagna meglio al sapore del tabacco della pipa che fumava nel tragitto tra il Jt Bilding e il Sohvi. L'ex prof di "Art and Visual Culture" ha espresso i suoi preziosi pareri sulle mie foto.
Wait... non su alcune mie foto a caso ma sulle circa 200 foto che ho selezionato pazientemente tra le mie 200.000 foto (duecentomila purtroppo è ironico, perchè il contatore della mia macchina fotografica segna 300.410 scatti).
Selezione non facile, tra il "marasma" di foto che ripercorrono gli ultimi quattro anni della mia vita.
La prima cosa che mi ha chiesto, raggelandomi è stata: "Perchè fotografi?"
"Per passione" ho risposto istintivamente.
"Benvenuta nel club!" ha replicato sorridendo.
Mi ha detto quali, tra le mie fotografie, pensa siano belle ma vuote, inutili, piatte, turistiche, quali sono quelle intense, interessanti, quelle che a suo parere hanno un significato e quali sono arte.
Quando le critiche si facevano taglienti mi tranquillizzava: "Non direi ciò se non le rispettassi, le tue foto".
Esercizio di umiltà non da poco per me, orgogliosa come sono di ciò che cerco di esprimere disegnando con la luce.
Risultato?
Cercherò di imparare la tecnica "killing my darling": interpretabile come "stravolgi i le tue più amate immagini", "sconvolgi le tue preferenze".
Mi ha consigliato di fotografare di più le persone, senza lamentarmi di chi si mette in posa.
Circa una ventina di foto si sono salvate, dalla sua ben più accorta selezione.
A dir la verità solo un paio lo soddisfacevano pienamente, come inquadratura e bilanciamento.
Le altre le riquadrava, stagliuzzava, ruotava fino a far ribellare il suo Mac bianco dall'aspetto tanto professionale ma dal carattere suscettibile.
Uccidendo le mie fotografie, faceva nascere quelle che chiamava "le immagini".
Killing my darling
appunto...
Mi ha avvisato di non farmi ingannare dalla banale bellezza, nello scattare, ma di esprimere gli stati d'animo, le emozioni.
"Guardati chili di Pictures Books, non tanto per imparare, ma per capire quali sono le foto intense e quali non lo sono".

Un appello a chiunque è a portata del mio obiettivo ed è in grado di capire la lingua in cui scrivo questo blog: fingete di non notare che vi sto fotografando, per favore, cerco espressioni naturali!
(Appello poco efficace, dato che rivolto a massimo 3 o 4 individui italici madre-lingua che stazionano a queste latitudini).

Intanto la finlandesizzazione progredisce:

  • mi lamento del caldo e della neve che si scioglie
  • bevo latte durante il pranzo e/o la cena
  • controllo le mail più di 3 volte al giorno
  • dico "joo" aspirando quando voglio dire in modo intenso "si"
  • mangio verdure viola-shocking senza stupirmi più
Se mai un giorno riuscirò a comprare un biglietto del treno dalle macchinette automatiche (doppia lingua: finlandese e svedese) potrò dirmi soddisfatta di me e... la metemorfosi sarà giunta a compimento!

Ripensandoci, fin'ora, l'unico commento costruttivo che avevo avuto prima di quelli di Kimmo era stato: "La tua arte non vale niente perchè non c'è la vita e la sensibilità profonda."
Riesco ad ammetterlo a me stessa con difficoltà, ma spesso è così.
Tanti miei scatti che a prima vista possono risultare belle foto, in realtà sono vuote, prive di senso, incapaci di trasmettere qualsiasi tipo di emozione.
E' molto più costruttiva una critica stizzita che cento complimenti.

Maturità significa non disprezzare, ma rispettare le idee altrui e dare una spiegazione del perchè si è discordi. Non facile.

giovedì 7 febbraio 2008

Torbida Italia

Cambiano le aule delle lezioni, e ció non é affatto divertente, in questo modo ho saltato la primalezione di "Social Technology and Communication" che con un po´ di fantasia sostituirá "Informatica per le scienze umane". Nevermind, andró alla prossima. Per oggi la lezione cantata e suonata di Musica Islamica e "Suomi Yksi" possono bastare.

Facendo due conti, non saró in Italia quando il popolo verrá chiamato alle urne. I voli low cost non piú low e l´incremento dei prezzi in vicinanza delle vacanze pasquali giocano brutti tiri.
Naturalmente non ho la residenza qui, dunque non rientro nelle file degli italiani all´estero.
Crisi di identitá: se non sono un´italiana all´estero chi sono?
Fuggitiva che evade i doveri di buon cittadino rifugiandosi in un´idilliaca societá nordica trasparente ed apparentemente equa?
Qualche tempo fa qui ci si chiedeva perché modelli come la Finlandia non vengano presi d´esempio dal resto d´Europa...
Forse perché a chi naviga nelle acque torbide del "non detto" non conviene una politica di trasparenza?

Tratto dal sito di Report, Rai Tre:

ANNIKA BJURNER SÖDER – EX PORTAVOCE SVEDESE DURANTE IL NEGOZIATO PER LA LEGGE SULLA TRASPARENZA, EX DIRETTORE DEL DIPARTIMENTO PER LA STAMPA E L’INFORMAZIONE PRESSO IL MINISTERO DEGLI ESTERI:
"Per farti un esempio, se un ministro fa un viaggio, è tenuto a fare un resoconto di tutte le spese sostenute, e questo resoconto è pubblico, qualsiasi cittadino puo’ andare presso il ministero e chiedere di consultarlo, con la conseguenza immediata che ogni funzionario pubblico a partire dal ministro stesso fa molta attenzione a non spendere denaro in eccesso, perché comunque è consapevole che il suo resoconto sarà consultato, magari da un giornalista ma anche da un semplice cittadino, perché tutti hanno uguale diritto di accesso."

mercoledì 6 febbraio 2008

Parti? Buon viaggio di cuore...

Ciò che mi era stato detto a settembre, da un ungherese che insegna educazione fisica ora è diventato realtà. Sorgeva un sorriso beffardo sul mio volto quando quell'omino spiegava a 400 studenti internazionali come posizionare il lucchetto delle bici (mai con la serratura verso l'alto). Il sole splendeva e c'erano poco meno di 6 o 7 gradi centigradi. Le sue dimostrazioni con doppi guanti e completo da sci per arrivare a lezioni senza principi di congelamento lo rendevano un po' strambo.
Ora, dopo la terza volta che, scongelato a fatica il lucchetto, trovo la bici rigida perchè i freni come tenaglie ghiacciate immobilizzano le ruote, penso a quel buon ungherese e ai suoi preziosi consigli.

Per l'ennesima volta si scioglie la neve qui, ma succede anche altro.

Presto dovremo salutare Nora. Da una settimana ha reso pubblica, entusiasta, la notizia: è incinta. Sente di non poter più stare qui. Non può vivere al Korthepohia, senza sentirsi fuori posto. L'appartamento che da settembre è ritrovo internazionale di chi perde tempo non solo coi party ma con anche i pre e after non fa più per lei. Niente più ore piccole, Stammtisch o esperimenti di salti con lo snowboard.
E' felice e torna a casa, a Vienna, dove la aspetta il suo ragazzo.
Per un paio di mesi il suo nome risuonerà di tanto in tanto negli aeroporti di mezz'Europa, scali di un viaggio che non farà dato che ha in grembo un progetto ben più importante...
Sono felicissima di averla conosciuta, così svitata, determinata, grintosa, estrema. Mi mancherà.

Giulia parte, tra qualche ora.
La immagino con la mia stessa impazienza e inquietudine dei primi di settembre, quando, dopo aver salutato tutti, con un residuo di incredulità ti accorgi che tutto ciò che conosci è alle tue spalle.
Davanti a te si srotola una strada da tracciare, da zero o quasi, che comincia da quando metti piede per la prima volta su quello che sarà il tuo stato adottivo e seconda patria.
Mi chiedevo chi avrei incontrato sulla mia strada, e quanto tempo ci avrei messo a entrare in confidenza con gli enigmatici amici-erasmus.
Sorridevo a chi mi diceva che sicuramente avrei trovato delle persone in gamba.
Chi può assicurarlo?
Quale buona stella fa si che tutto vada per il meglio?
Ricordo la valigia strapiena, e le cose che mi sembrava di aver dimenticato o lasciate in sospeso a casa.
Da Dublino a Tampere, nel mio folle volo di andata contro ogni buon senso dettato dai fusi orari, mi chiedevo come avrei fatto stracarica di bagagli a salire sul treno.
Quel treno mi avrebbe poi portato qui, nella città dal nome che ho imparato a pronunciare solo settimane più tardi.
Un abbraccio Giulia, buona strada ancora, amica mia!

Carnevale se n'è andato, e quindi mi dovrò trovare un'altra buona scusa per mangiare dolci.
Le minacce del burro e delle salse mi hanno spinto in piscina. A queste latitudini nuotare mi ha reso fischiettante e super-attiva per un intero giorno, chi l'avrebbe mai detto?
Sconvolta per l'ennesima volta dalle usanze nordiche. Niente camerini per cambiarsi, niente costume per fare la doccia o la sauna. Sono stata messa ancora alla prova, aiuto...
uno shock culturale al giorno toglie i pregiudizi di torno!

Le vicende insegnano che se offrono 30 euro alle persone madre lingua italiane per un registrare un dialogo che avrà uso didattico, tutti gli italiani nel giro di 4 km si offriranno come parlanti senza la minima inflessione regionale o accenti dialettali.

Tra le lezioni, i pomeriggi alla library e le serate passate a giocare a biliardo scorre tranquilla la vita qui, come se non fossero nulla, gli improvvisi cambiamenti ad ogni svolta.

martedì 5 febbraio 2008

MEGATRUFFA KIRBY ha traslocato...

Il post sul Kirby è traslocato in un luogo dove può evolversi con più libertà:

Blog http://imbrogli.blogspot.com.

Ho cercato di non prendermela così a cuore... ma non ce l'ho fatta!