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domenica 27 aprile 2008

Lost in translation

I can speak only English with a lot of people here. I wonder if I'm really able to express what I want to say. It is just a problem of nuances. We can understand each other (almost all the times or at least we presume to...) but probably we cannot use English as well as our mother tongue. We are usually cutting every corner, and looking for shortcuts and we lose spontaneity semplifying our lauguage too much. Or at least I can feel that my language has this problem...
What am I studying? Art history, history, literature... every time
that someone asks me it I change my answer. Which is my major? I don't really have one. But somehow I’m studying exactly these nuances of my language. It is really interesting but probably useless from a materialist point of view. I’ll not build houses, or bridge, but I will know the difference between words.
I start to collect sayings in different languages, in order to try to understand a little what is hidden behind our polite and sometime impersonal English.
Some mistakes of translation are really funny: the Italian word “rifiuti” (garbage) for example, if
translated “refuges”. What can people think if you ask: “Where are the refuges?” instead of “Where is the garbage can?”…
An other example is: I was playing with attention, not paying attention. I took for mounts attention without paying it. For free. One day I will receive a dizziness bill and I’ll learn that I shouldn't play with such a serious things!

I wonder… was I different before to come here?

I was without coins from Latvia, Sweden and Russia and with 20 Skype nicknames less than now. My English was quite poor and I was almost without any knowledge about Finland and Finnish, weird language that I love but rather understand. Now is completely normal for me to drink milk at lunch, drink Finnish coffee and not espresso and I eat salted food for breakfast. I didn’t know the longest Lithuanian and Finnish word and before I didn’t hear before one Macedonian girl speaking with a Bulgarian both of them respectively in their own language. Jana is still here, the perfect ambassador of her country, who fights again the attacks of some Greek guys. Joana is at home and she is studying in Sophia. I remember the discussions between her and Giovanni; for sure I will remember that is Bulgaria the place of origin of yogurt! Now I know almost one person each country of Europe… and I can just start to wonder, if I will have the chance, one day to meet them again, when also the second part of our “travel” will end. We will see, any plan now.

Con un sacco di persone, qui, posso parlare esclusivamente inglese. Mi chiedo se sia davvero in grado di esprimermi. É principalmente un problema di sfumature. Ci capiamo (quasi sempre, o almeno pretendiamo di capirci) ma probabilmente non usiamo l´inglese con la stessa facilitá con cui potremmo parlare la nostra madre lingua. Smussiamo gli angoli cercando scorciatoie e cosí facendo immancabilmente rinunciamo alla nostra spontaneitá, spesso semplicficando eccessivamente il nostro linguaggio. Almeno questo é quello che succede a me...
Cosa studio? Storia dell´arte, storia, letteratura... ogni volta che qualcuno me lo chiede la mia risposta cambia. Il punto é che non ho una vera e propria materia pincipale e che non esiste un corso equivalente a quello di "Lettere moderne" in Finlandia. Tuttavia studio proprio le sfumature della mia lingua, esattamente ció che perdo parlando inglese. Molto interessante, anche se vuoto, da un punto di vista prettamente materiale. Non costruiró case o ponti, ma sapró il sigificato delle sfumature sinonimiche.

Ho cominciato a collezionare proverbi in lingue diverse, per cercare di capire, un minimo, ció che si nasconde dietro l´educato e a volte inespressivo inglese di ognuno.
Qualche errore di traduzione é davvero divertente: la parola rifiuti in inglese é "gerbage" ma se essa viene tradotta con la assonante "refuges" ("rifugiati") si creeranno incomprensioni. Cosa penserá un barista se qualcuno gli chiede: "Dove sono i rifugiati?" invece che chiedere:"Dov´é il bidone della spazzatura?".
Altro esempio: io giocavo con l´attenzione. La traduzione della frase italiana "fare attenzione" é "pay attention" ma per mesi ho creduto che fosse "play attention". Per mesi ho giocato con l´attenzione, gratis. Un giorno riceveró un conto da capogiro!

Ero diversa prima di arrivare qui?
Non avevo monete lettoni, svedesi e russe e avevo 20 contatti Skype in meno. Il mio inglese era molto limitato, come le mie conoscenze sulla Finlandia e il finlandese, strana lingua che amo ma raramente capisco. Ora per me é normale bere latte a pranzo e caffé lungo invece che l´espresso. Prima non sapevo la parola lituana e finlandese piú lunga e non avevo mai sentito parlare una ragazza bulgare con una macedone, entrambe nella loro madrelingua. Jana é ancora qui, degnissima ambascatrice macedone in lotta contro attacchi grechi. Joana é a casa, studia a Sophia. Ricorderó le sue accese discussioni con Giovanni e non dimenticheró ch eil paese d´origine dello yogurt é la Bulgaria! Ora conosco piú o meno una personea per stato europeo. Chissá, se un giorno, finita anche la seconda tappa del nostro viaggio, avró l´opportunitá di incontrarli di nuovo. Chi vivrá vedrá, niente piani per ora.

2 commenti:

GiuSte ha detto...

Sul computer passa la società dei magnaccioni - Roma è stata liberata o almeno dipende dai punti di vista (e non sono dati da exit pool ma definitivi) - oggi è il 28 aprile (anniversario della morte del duce e della nascita di una stramba e poetica romagnola coi capelli ricci) - in un posto imprecisato e sperduto che sul risiko appare violetto e porta il nome di scandinavia è arrivata Vera...Prima Vera (secondo noi in romagna-paese dai nomi più improbabili-esiste qualche d'una che si chiama veramente così)
Abbiamo letto con trepidazione della fuga della tua bicicletta...e siamo convinti che tra un paio di martedì ne parleranno pure a "chi l'ha visto"...ma la risposta a cui siamo venuti è che secondo noi è soltanto una fuga primaverile...magari torna...escludiamo comunque che sia voluta scappare dal tuo dolce peso...
Se la primavera sta facendo capolino dalle tue parti, qui c'è già ormai la sorella di Vera...Seconda Prima (ahahah). Giuseppe giura di aver già visto i primi perizomi aggirarsi x via zamboni indice della bella stagione che avanza...Marina ha inaugurato la stagione...ma cosa hai capito?? tu sei Marina di Rimini noi stiamo parlando della tua cugina di Ravenna ahahah.
Abbiamo notato che sfoggi un inglese quasi di madre lingua ma di padre sicuramente romagnolo perchè:
1. garbage = spazzatura si scrive con la "a" non con la "e" e si chiama pure "bin" o "litter"
2. mother lenguage = madre lingua e non mather tounge (tounge indica semplicemente la lingua come parte del corpo)
3. non basta tradurre l'italiano in inglese per parlare inglese (vedi gag sul middle age place/people nel post del 22-4)
4. prova a chidere in studentato un lenzuolo ma stai attenta da come lo pronunci ti potrebbero dare della merda (sheet = foglio/lenzuolo; shit = merda)
5. Steve dice che "tagliare gli angoli" inteso come abbreviazioni se si dice in Italia lo si dice solo a rimini e quindi tradurlo in inglese è come dire che S. Paolo era un aristotelico...
Ormai il tempo stringe e non vogliamo continuare con l'elenco degli errori del tuo "inglisciolo" (un po' inglese e un po' romagnolo) ma abbiamo qualcosa di più importante da dirti: TANTI TANTI TANTI AUGURI DI BUON COMPLEANNO...anzi HAPPY BIRTHDAY TO YOU. Ti abbiamo provato a tel ma ovviamente è staccato. Tanti baci (che ti daremo al ritorno)
Ah dimenticavamo il 2 giugno...qua a casa di steve alle 20,30...riprendiamo subito le buone abitudini ;)...
ciao
giuste

PS vogliamo almeno un altro riferimento nei tuoi post!!!!!!!!!!

gli aficionados del lunedì sera

Marina Vallongo ha detto...

1) Garbage è scritto garbage, con due a e una e, dove lo vedete l'errore? Si chiama bin, can, litter o trash o anche refuse, ma non volevo soffermarmi su tutti i sinonimi, sai com'è!
2) Madre lingua non lo sono di certo, ma si dice proprio mother tongue, mi dispiace contraddirvi per la seconda volta. Se proprio non vi piace che l'espressione madre lingua sia tradotta alla lettera allora a usate pure "native language" che é correttissima, anche se mio parere é meno comune, almeno nella lingua parlata, magari puó risultare un po´ pedante... Tra l'altro anche in finlandese é "äidin kieli" letteralmente "lingua della madre".
Non posso darvi torto, il mio "mather" invece che "mother" é alquanto spaventoso. La pronuncia inganna, spesso cosí lontana dallo scritto. Uat ken ai du if inglisc written lenguag is so differnt from the uei dhat iu sciud pronuns it?
Posso peró argomentare in mio favore che é stata una svista, perché é il latino "mater" che ho i n testa. Eheheheh, ma chi ci casca? Sarebbe stupendo,che anche oggi, come un tempo, il latino fosse la lingua comune. Ora non avrei l´incubo dell´esame di letteratura, e parlerei latino fluentemente...
Beh, in fondo latino lo parlo fluentemente, ma latino nella sua ultima edizione, tardo latino: italiano.
3) Direi piú che altro, non basta tradurre dall´inglese all´italiano, per scrivere in italiano. Il post é nato in inglese (l´ordine infatti é parte inglese prima e italiana poi) e piú che altro mi é costata fatica farlo sembrare un italiano fluente.
4) Famosa in Europa é l´incapacitá degli italiani alle prime armi con le doppie vocali. Sotto natale, c´erano delle pecore in piazza, l´ho detto alla mia ex compagna di appartamento e lei, con la faccia stranita mi ha chiesto: "Navi in piazza?" Sheeps/ships. Per non parlare delle spiagge...
5) Per "cut the corner" intendevo semplificare, trovare vie piú facili, non abbreviazioni. Mi sembrava potesse rendere l´idea anche in italiano, perché anche questa é una traduzione dall´inglese all´italiano, e non il contrario cari amici bolognesi. L´espressione é stata copia-incollata da una frase di Petri, che dall´alto dei suoi ventuno inverni finlandesi passati a guardare film in inglese, questa stramaledetta lingua la parla con una naturalezza incredibile, e quasi del tutto senza errori, anche senza sapere una mazza di grammatica. Doppiare é bene, non doppiare é molto meglio...
Grazie mille per gli auguri, e le correzioni,
Il due giugno saró a Rimini, un salto a Bologna lo faró, ma prima devo tornare a casa a controllare se si ricordano ancora chi sono...
Notiziona: ho perso la sim card italiana. Spero vivamente che sia qui in giro... se non lo ritrovo significa che non ho piú un numero di telefono della mia vita precedente. Nooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooo...
Baci